Il Black Friday come viene fatto in Italia non ha senso
Ormai, come gli anni passati, tutti i negozi, online o no, faranno il “Black Friday”, con sconti pazzeschi: ma ha senso?
Vediamo qual è l’origine storica del Black Friday: negli USA, il penultimo giovedì di Novembre è la festa del ringraziamento, tutti vanno in ferie e tornano dalle famiglie. Essendo un giovedì, quasi tutti fanno “ponte” e si fanno anche il weekend.
Ma, un consumatore medio, che fa in un giorno di vacanza durante un mese solitamente freddo e piovoso? Va nei centri commerciali!
Ed è qua che nasce il black friday! Per incentivare il consumatore ad andare nel proprio centro commerciale anziché altri, durante questo giorno vengono fatti sconti pazzeschi, specialmente sulla roba fuori stagione, per liberare gli scaffali dalla roba vecchia e riempirli con la roba nuova.
Da noi invece, visto che quel venerdì lavoriamo, lo facciamo diventare la black week, dove ci sono queste offerte fantastiche che durano una settimana intera.
A parte il fatto che non ho visto nessuna offerta veramente speciale (conviene guardare lo storico dei prezzi su siti come Keepa.com), in questo modo si svaluta il prodotto.
Una ditta che produce macchinari professionali a lavoro da me l’anno scorso ha fatto campagne come “sconto 60% black friday su tutto” – quindi vuol dire che su ogni prodotto ci fai un ricarico minimo del 70%??? E visto che i macchinari professionali di lavoro uno li compra una volta ogni 10 anni, se ne vendi migliaia a guadagno zero, poi durante il resto dell’anno che vendi?
Idem per il cyber monday: ideato 20 anni fa dai primi negozi online, perché internet era utilizzato prevalentemente nei luoghi di lavoro, quindi se durante il black friday uno era in ferie, non faceva shopping online. Ma ora? Facciamo black week e poi anche cyber monday?
O come Italo Treno, che ringrazio di avermi venduto un biglietto per Verona a 4 euro, ma un biglietto del treno in una data specifica mi serve a qualsiasi prezzo. Anche se lo vendevi a 30 te lo compravo uguale.