Maze Runner: la rivelazione (e spoiler)
Attenzione questo post è 100% spoiler sul terzo film di Maze Runner!!!
Cominciamo col ricordare il titolo originale del film, “Maze Runner – The Death Cure”, che significa “La cura contro la morte”. Dal titolo si evince quindi che lo scopo del film è trovare una cura per questo virus che sta decimando la popolazione mondiale.
Il film inizia subito con una bellissima scena d’azione, che è tutto frutto però di un incredibile serie di coincidenze:
- Esce un’auto dal nulla, inizia a sparare al conducente del treno
- Approfittando della confusione, da un’altra auto salgono due persone in fondo al treno. Ci mettono tutto il tempo che ci vogliono, non hanno alcuna furia di salire, anzi giustamente saltano proprio 1 secondo prima che il cavo si spezzi
- Nel frattempo un “elicottero” di rinforzi segue la prima macchina, che scappa miracolosamente schivando i colpi della mitragliatrice anticarro
- Con tutta calma, salgono sul tetto e vanno a metà treno, sparando qua e là ai vari cattivi che cercano di fermarli
- Utilizzando una carica a tempo, che convenientemente esploderà quando i cattivi sono vicini, separano le carrozze dal resto del treno
- Evidentemente sapevano che staccando i vagoni dalla motrice, si sarebbero attivati i freni di emergenza, e le carrozze si fermano
- Guarda caso, le carrozze si fermano proprio davanti ad un gruppo di persone che si era appostato per fare un’imboscata. Ora, se un treno viaggia a 120km/h, un ritardo di solo un minuto nel frenare la carrozza significa che si sarebbero fermati 2 km più tardi. Ma no, loro con tutta tranquillità sono saliti sul treno, sparato ai soldati, piazzato la bomba a tempo, e guarda caso, sono riusciti ad azzeccare il tempo corretto per innescare l’esplosione e il freno automatico della carrozza. Se per esempio il freno automatico non si fosse attivato, si sarebbero fermati 1km più in là!
- Nel frattempo l’elicottero sembra aver catturato la prima auto. “Mani in alto e scendete”, gridano. Scendono e giustamente, siccome l’intero team dell’elicottero scende per catturarli, riescono a rubare l’elicottero e ripartire. Ecco ma… questi, negli occhi dei soldati, sono dei ricercati, non sono immuni al virus e non c’è alcun motivo per catturarli vivi. Anche perché fino a 10 secondi prima gli sparavano dietro con una mitragliatrice anticarro. Gli sparavano e fine. Invece no, scendiamo tutti e facciamoci rubare l’elicottero come dei dementi!
- Gli altri, al treno, sembrano che non abbiano via di fuga: sono a piedi, i soldati si avvicinano, e hanno quasi terminato le munizioni. All’improvviso esce fuori l’elicottero rubato che porta via il vagone passeggeri, salvando tutti!
Le coincidenze sono esagerate: bastava un piccolissimo e probabilissimo contrattempo e la missione falliva, condannando tutti a morte.
Vabbé, continuiamo nella “sospensione della realtà”, è un film d’azione, quindi servono scene d’azione. Alla fine nei Die Hard Bruce Willis sarebbe morto centinaia di volte se fossero state applicate le regole del mondo reale.
Più avanti nel film si capisce che con questo siero prodotto per guarire, non si guarisce definitivamente, ma solo temporaneamente. Aspetta un minuto! Brenda è stata guarita definitivamente nel secondo film con una sola dose di siero ottenuto dal sangue del protagonista. Fare 2+2???? La cura ce l’avevate davanti agli occhi da anni!!! Ma no, anche se prima era un ricercatore della cura, Thomas non ci crede, e continua il suo piano originale di recuperare Minho così per divertimento.
Minho è tenuto prigioniero in una “zona sicura”, una città blindata dove gli infettati non possono entrare. Purtroppo il virus si sposta con via aerea e quindi il fatto che fuori della città ci siano migliaia di infettati o persone che vorrebbero entrare non aiuta: tempo un mese e sono tutti morti. La tensione è tanta, e ci sono migliaia di persone che vogliono entrare nell’area sicura in tutti i modi, per salvarsi. Per qualche motivo però con “salvarsi” intendono “radere al suolo la città”. Proprio radere al suolo, non solo invadere. Ma perché??
Per fortuna Teresa fa qualche ricerca, e trova finalmente questa cura. Finalmente c’è la cura!! Il mondo è salvo!!!
No, perché ormai è troppo tardi, la città sta crollando, e Thomas si salva proprio 1 secondo prima che crolli il palazzo.
Muoiono tutti coloro che sanno come produrre il siero.
I 30 immuni sopravvissuti si spostano in un’isola deserta dove sono “al sicuro”. Thomas ha una dose del siero per una persona, ma non ha né le apparecchiature né la conoscenza per produrre la cura. L’umanità è condannata. Fine.
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Ma il titolo del film non era “la cura”????
E ancora non si sa per quale motivo, invece di fare una simulazione virtuale con un’apparecchiatura in stile Matrix che utilizzano nel terzo film per estrarre gli anticorpi da Minho, hanno speso miliardi e miliardi per costruire un intricatissimo labirinto mortale dove mettere gli immuni. Manie di grandezza? Delirio di onnipotenza?