Di solito la vita del pirata è difficile, magari cerca un gioco in particolare uscito qualche anno fa, lo trova su quei siti con i con 200 popup, con il gioco da 20 giga spezzettato in 50 link di uploaded.to, tutti da passare attraverso la pubblicità di ad.fly, captcha, attese, ecc… e poi magari dopo aver perso 3 giorni per il download, scopre che i 50 file rar scaricati sono protetti da una password sconosciuta introvabile. Oppure va a finire che il file rar numero 43 non si può scaricare. Oppure in realtà il contenuto non è quello che voleva.
Insomma, a meno di far parte di una ristretta cerchia di “pirati professionisti” iscritti a qualche community/tracker privato superfornito è sempre stato complicato scaricare giochi illegalmente.
Ma ora con Steam, GOG, Origin, Humble Bundle, è veramente facile e conveniente comprare un gioco. Voglio giocare a Battlefield 1? Bam, vado su Origin e con 4,98 euro lo posso scaricare su tutti i miei PC, salvataggi in cloud, aggiornamenti automatici, niente crack, niente problemi di “manca una DLL”, niente rischi di virus, nessun problema col multiplayer online ecc…
E poi alla fine non funziona perché non compatibile con la scheda video? Nessun problema, chiedi il rimborso! Quindi, su PC la pirateria è solo per gli accaniti. A meno che non si voglia giocare a giochi usciti da pochissimo, con i saldi e le offerte i giochi sono accessibili per tutti. Su Steam ho oltre 200 giochi spesso presi “senza pensare” perché c’era un bello sconto.
Sul mondo console non ci sono tutti questi sconti per i giochi digitali perché non c’è concorrenza. Un gioco per PlayStation 4 o lo compri in bluray in un negozio, o digitale su PSN. La pirateria su PS4 è abbastanza complessa e non è a portata di tutti. Inoltre non vogliono far fallire tutti i rivenditori di giochi fisici che comunque fanno un bel lavoro di marketing. I giocatori devono mettersi in testa che un gioco appena uscito costa 80 euro, dopo qualche mese 60, poi magari può scendere a 30-40.
E quindi un gioco digitale bloccato sul tuo account, salvo rare offerte speciali, costa come un gioco fisico, che almeno puoi rivendere o prestare agli amici.
Comunque sia Sony sia Microsoft hanno fatto un buon lavoro per i loro store digitali: con i giochi inclusi nell’abbonamento del PS Plus o del Xbox Live Gold, è possibile trasferire le licenze d’uso tra le varie console di mia proprietà, i salvataggi e gli achievement/trofei sono salvati online, ecc…
Rimane Nintendo, che ha lanciato il suo servizio di giochi online, il Wii Shop nel lontano 2006.
Servizio secondo me PESSIMO, i giochi sono:
- Bloccati sul numero seriale della tua console! Se ti si rompe, perdi tutti i tuoi acquisti!! Assurdo!
- Carissimi,
8 euro 800 punti per un gioco Super Nintendo vecchio di 20 anni mi pare assurdo
- Poco onesti, i prezzi sono tutti in punti, con ricariche da 20 euro = 2000 punti. Se compro 2 giochi Super Nintendo a 800 l’uno, poi ho 400 punti = 4 euro inutilizzabili, E i punti rimangono sempre bloccati sul Wii in cui li hai caricati…
- Di bassa qualità: a causa della poca memoria del Wii e dell’impossibilità di eseguire i giochi direttamente da SD senza copiarli prima nella piccola memoria interna, la maggior parte sono sotto i 32 mb: difficile includere molte texture, filmati, audio, musiche
- Non trasferibili alla generazione successiva. Compri un Wii U? Devi ricomprare anche i giochi che hai comprato (a prezzo scontato, almeno)
Finalmente nel 2012 con l’eShop del Wii U hanno risolto molti di questi problemi, e finalmente è possibile riscaricare i propri giochi su una console diversa.
Peccato che l’infrastruttura è veramente un colabrodo!
Normalmente un client che scarica un contenuto ad alto valore dovrebbe comunicare al server così:
“Ciao sono Magnetic_dud, hash password fvldkvjwerklvj, ID hardware autorizzato vldvknwelvj, chiedo i file di installazione del gioco XXXXXX”
Il server verifica che tutti i dati, user, password combacino, verifica se il gioco è stato comprato, e invia i file di installazione.
Invece il client del eShop Nintendo, comunica così:
“Ciao questa è la ricevuta di acquisto del gioco XXXXX, mi dai i file di installazione?”
Il server vede che la ricevuta di acquisto è valida, e invia i file di installazione.
Ma che succede per esempio… se la ricevuta d’acquisto viene copiata? Incredibilmente, viene inviato lo stesso, non viene fatto alcun controllo!
Quindi, ci sono siti come wiiu.titlekeys.gq (non funziona perché chi lo gestisce si è dimenticato di rinnovare il dominio – è comunque raggiungibile tramite indirizzo IP) dove i vari pirati si scambiano le ricevute di acquisto dei giochi!!!
Una volta che uno, visitando il sito, sa qual è il codice del gioco, gli basta darlo in pasto a un semplice script Python come FunKiiU e voilà, in pochissimo tempo hai il gioco originale, aggiornato all’ultima versione, con tutti i DLC!!!
Vuoi scaricare Super Mario Maker? Basta andare sul sito dove i pirati si scambiano i ticket (ce ne sono oltre 2000 al momento), cercare il codice del gioco, copiarlo e poi scrivere:
python FunKiiU.py -title 000500001018dd00 -onlinetickets
e inizia il download!!!
Vuoi scaricare TUTTI I GIOCHI PER WII U???? Scrivi:
python FunKiiU.py -region EUR
e inizia il download di TUTTI i giochi europei!!!!! Assurdo!!!
Il Wii U è facilissimo da sbloccare, non è blindatissimo come PS4 o Xbox One, resto allibito a vedere come sia facile scaricare i giochi dei server ufficiali senza pagarli!
Possibile che siano passati anni e ancora non abbiano chiuso questa falla??? Eppure per loro sarebbe facilissimo individuare le ricevute pirata: basta contare il numero di download. Se un ticket per Super Mario Maker è stato riscaricato 80mila volte, sarà stato un utente legittimo o no??